PROGETTO
Il Progetto RERG - Rete Educativa per il Rispetto dei Generi - ha come obiettivo principale la decostruzione degli stereotipi e delle false credenze partendo dall'analisi delle conoscenze dei temi legati al ruolo della donna, dei linguaggi di tipo sessista e della percezione del femminile nei diversi contesti e vuole favorire un utilizzo rispettoso e consapevole dei social media dove queste tematiche trovano luogo di espressione e diffusione.
Comprendere i modelli di comunicazione e i linguaggi propri dei diversi canali digitali e degli spazi relazionali virtuali è, quindi, di fondamentale importanza per prevenire e contrastare forme di violenza sessista che possono attuarsi sul web e in particolare sui social network.
Il progetto RERG nasce da un’attenta riflessione sulla attuale percezione di “normalità” rispetto alla comunicazione sessista e su quanto ormai la violenza del linguaggio sembri irrilevante rispetto ai numerosi atti di violenza fisica che le donne subiscono nel nostro paese.
Il fenomeno è strettamente connesso alla violenza di genere poiché crea pregiudizi e stereotipi sulla figura della donna che si innestano nell'immaginario collettivo influenzando non solo la società ma anche il pensiero del singolo individuo nelle relazioni interpersonali in campo affettivo, familiare e lavorativo. L’atto violento trova, quindi, sostegno e giustificazione nella credenza di un pensiero condiviso e accettato per poi essere punito successivamente alla sua manifestazione.
Si percepisce, quindi, la mancanza di un importante lavoro di prevenzione del fenomeno che deve iniziare già nell'adolescenza, età in cui cambiamenti fisici e psicologici spingono l’individuo alla ricerca di un’autoaffermazione che spesso trova facile sfogo nel web e che non sempre porta a un sano sviluppo della propria personalità, in particolare in ambito affettivo e relazionale. In realtà, se ben utilizzati, i social media possono sostenere un importante processo di sviluppo di competenze comunicative e relazionali con significativi impatti anche in età adulta.